Un po’ di filosofia frattale.

81ZM3yh50SL._AC_SL1100_Stavolta mi addentro nel campo della filosofia che è decisamente cosparso di mine ma almeno mi diverto un po’

Sono divagazioni a ruota libera senza pretese se non quella di mettere nero su bianco idee che mi frullano per la testa, probabilmente sono già state espresse in maniera più coerente da qualcun altro senza che io lo sappia o forse sono influenzate da qualcosa che ho letto o sentito.

Cambia qualcosa? No e allora continuo.

Io sto scrivendo il che significa che, come nel sottotitolo di questo blog, sono in grado di pensare e le mie idee nascono dall’elaborazione dei fatti della realtà dei quali sono a conoscenza giusto?

Sbagliato.

Tutti noi veniamo bombardati ogni giorno da innumerevoli fatti ma nulla ci può assicurare oltre ogni ragionevole dubbio  che quei fatti, o meglio notizie, siano reali, Io entità pensante (e questa  l’unica certezza) vengo a conoscenza attraverso un mezzo qualsiasi, televisione, articolo di quotidiano cartaceo o via web, attraverso discorsi di amici o colleghi eccetera di un fatto accaduto, prendiamo un argomento di attualità, in Ucraina ma chi mi assicura che il “fatto” sia come mi viene descritto o anche solo che si sia verificato?

Il passo successivo è semplice, l’Ucraina esiste veramente o tutto quello che mi viene descritto è una invenzione dei giornalisti o, estremizzando, del mio cervello e anche i quotidiani, la televisione e gli amici non sono altro che frutto della mia fantasia?

Magari io sono semplicemente una ragazza chiusa in una cella imbottita che ha creato un universo di notizie, guerre e siccità e concerti, nascite e morti e stelle e galassie per negare a sé stessa le quattro pareti che la circondano?

Facciamo un altro passo avanti escludendo la cella imbottita e ritorniamo ai fatti cambiando esempio, il mio gatto (sembra qualcosa di molto diverso dall’Ucraina ma non è così).

Alla mattina per cinque giorni alla settimana io vado in ufficio e salvo casi particolari penso a Bel (abbreviazione di Belzebù) solo quando torno a casa, mentre sono in ufficio che penso ad altro Bel (e l’Ucraina, la Russia, i miei amici eccetera) continuano ad esistere o svaniscono nel limbo di una non esistenza dalla quale li richiamo appena ci penso?

Certo che esistono direte voi ma… dimostratemelo please.

Bel esiste quando non penso a lui o è come il gatto di Schrödinger solo che è in bilico fra l’esistenza e la non eistenza e solo io posso concretizzarlo in una palla di pelo che fa le fusa? Dimostratelo.

L’Ucraina, l’Italia, l’Europa esistono e sono reali? Dimostratemelo in maniera inconfutabile.

L’universo esiste realmente? Dimostratelo oltre ogni ragionevole dubbio.

Qualunque cosa diciate non posso escludere che anche voi e le vostre argomentazioni siate frutto della mia fantasia, voi esistete al di fuori della mia mente? Dimostratelo.

Purtroppo qualunque tentativo in merito va a scontrarsi con la possibilità che la realtà sia diversa da quello che io penso o, proseguendo con l’analisi, che proprio la realtà non esista e sia semplicemente quello che io penso “qui e ora” ammesso che in una realtà creata dalla mia immaginazione il qui e ora abbiano un senso..

Tesi: Io sono una entità pensante, fin qui non ci sono dubbi, in un nulla cosmico che ha immaginato il tempo, l’universo, Bel, i miei genitori, sé stessa come ragazza e tutto il resto perché non ha di meglio da fare che pensare.

All’inizio ha pensato a un punto fuori dallo spazio e dal tempo, praticamente stava contemplando se stessa, nel quale erano concentrate tutte le possibilità ma questo è durato poco (termine relativo visto che il tempo non era ancora stato immaginato) e poi le possibilità si sono rivelate ed esplose in un big bang immateriale, il punto (me stessa) si è espanso in una ridda di possibilità teoriche dove ogni entità immaginata si differenziava dalle precedenti e ne creava altre in un Mandelbrot logico e coerente solo con se stesso, ogni idea replicava sé stessa restando simile ma non uguale all’originale.

L’universo soggettivo come apoteosi frattale dell’immaginario spacciato per realtà oggettiva

Antitesi: Qualunque cosa diciate rientra nell’ambito della tesi che a questo punto è inconfutabile per virtù propria dato che comprende sia la tesi sia l’antitesi.

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Tutto questo è una semplificazione estrema di un ragionamento logico molto più complesso, articolato e sviluppato in svariate riprese e in più tempo ma non avevo nessuna intenzione di scrivere un trattato filosofico pressoché inutile se non a me stessa.

Come questo articolo del resto.

Esiste la possibilità che mi addentri maggiormente nell’argomento ma per vostra fortuna è molto remota.

Un po’ di filosofia frattale.ultima modifica: 2022-06-15T22:37:58+02:00da nightmarella
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